La Feneal-Uil, Fillea-Cgil e Filca-Cisl Ravenna lanciano l’allarme nel nostro territorio vista l’imminente ondata di caldo denominata CERBERO che porterà caldo torrido ed elevate temperature che potranno mettere in grave rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori nei cantieri edili, stradali e nelle fabbriche di costruzioni.
Le OO.SS edili provinciali di Ravenna chiedono di agire alle Prefetture e ai Comuni indicando le linee guida da adottare al fine di salvaguardare chi è impiegato sotto il sole dallo stress termico.
In particolare si ritiene necessario che in caso di caldo torrido le aziende fermino le attività lavorative. Sopra i 35 gradi dovrebbero essere ridotti o sospesi i lavori ricorrendo alla cassa integrazione come previsto dal messaggio Inps 1856/2017, richiamato anche dall’Inail n.3783 del 22/06/2022. Già da luglio 2021 Cgil, Cisl e Uil con la Regione Emilia-Romagna, hanno emanato una direttiva sulla prevenzione del rischio da stress da calore negli ambienti di lavoro, approvata anche dalle associazioni industriali, in applicazione della normativa sulla sicurezza all’art.7 del D.Lgs 81/2008.
È fondamentale che nei cantieri siano resi disponibili e accessibili fonti di acqua e aree ombreggiate dove poter stazionare nelle pause. I sindacati ritengono necessaria la revisione dell’organizzazione dei turni di lavoro, riprogrammando, ad esempio, le attività che non sono prioritarie e prevedendole nei giorni con condizioni meteo climatiche più favorevoli o pianificando le attività più impegnative dal punto di vista fisico durante gli orari più freschi della giornata.
Si ritiene molto importante garantire ai lavoratori un’adeguata formazione e informazione sui rischi derivanti dai colpi di calore. Sarebbe opportuno che anche Ravenna rientrasse nel sistema di allarme HHWWS, che fa stime climatiche su ambiti territoriali regionali e che sono in grado di prevedere, fino a 72 ore di anticipo, il verificarsi di condizioni climatiche a rischio per la salute della popolazione. A quel punto sarebbe sufficiente avere un semplice termometro ed igrometro a disposizione nel cantiere per consentire alle imprese di sapere se il loro cantiere rientra nell’ambito delle previsioni del sistema di allarme o semplicemente trovare riscontro sui Bollettini sulle ondate di calore emanati dal servizio del ministero della salute.
La sicurezza sul lavoro è anche questo e per poterla garantire è necessario che si formi una cultura che vada oltre gli obblighi normativi. Ecco perché ci preme diffondere tra aziende e lavoratori l’importanza della salvaguardia dal rischio termico. I fenomeni climatici estremi sono stati recentemente posti in relazione con un aumento del rischio di infortunio sul lavoro.
In arrivo ondata di caldo, l’allarme dei sindacati: “Sospendere lavori cantieri superati i 35 gradi”
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